IL PERCORSO

La mia storia

Ho (ri) iniziato a dipingere nell’anno 2020 e lì ho fatto una scelta, l’arte. Il perché è forse superfluo ma necessario da spiegare. Mi trovavo in un cambio rotta, ero nel buio interiore ed esteriore e un giorno quel buio l’ho portato sul mio corpo. Dunque, ero arrivata lì. Avevo indossato tante maschere e mi ero trasformata e corrazzata a tal punto che mi specchiavo ed avevo difronte un’estranea. Dipingevo senza sosta, con un ritmo dettato da impulsi. La pittura mi faceva sentire viva e mi trasformava, levava strati, creando metamorfosi riconducendomi alla mia essenza. Ricordo che a una mia mostra spiegai questo a una Curatrice e mi disse “Come se fossi guidata”, la cosa mi risuonava, dovetti attendere per avere le idee più chiare.

Ravi Alisha

Tra il 2020-2022, si sono uniti un susseguirsi di elementi che hanno spiegato cosa stessi facendo.
Contemporaneamente all’arte avevo ripreso anche gli studi in psicologia. Questi, dal punto di vista razionale hanno supportato input di riflessioni e comprensioni. Ho avuto il tempo di ascoltarmi.
Ho scritto un libro “Quando apro gli occhi sogno”, un insieme di fiabe illustrate da dei miei disegni con chiavi di vita. 

In questi anni ho dipinto e pubblicato il libro con il nome Ravi Alisha, questo pseudonimo è stato poi scelto come nome per assemblare i quadri astratti di questo sviluppo: Corpo, Mente e Spirito. Questi hanno condotto alla Unione del mio Triangolo e del mio cammino illustrandomi la strada. Ho riunificato, rigenerato e connesso le mie parti attraverso la pittura.

Si potrebbe definire arte terapia, ma stavo facendo qualcosa che andava oltre seguivo le intuizioni, leggevo i segni che arrivavano, mi connettevo e le mie mani creavano sulle tele quel qualcosa che poi veniva interpretato e tradotto. Sono sempre stata mistica, ho sempre ascoltato qualcosa.

Ravi Alisha pittrice astratta Mostra personale Roma Galleria Internazionale Area Contesa Arte
“Madre” è il mio sguardo rivolto alla donna, a ciò che rappresenta. La sua forza la sua unicità di riproduzione e creazione. Beatrice Sperindè

Lampedusa

Nel 2022 mi regalo un viaggio che rappresenta la chiusura su un grande capitolo del passato e lì mi si apre una nuova visione e desiderio di approccio della pittura. Sento il bisogno di rendere visibile all’occhio umano e comprensibile ciò che vedo e sento, creo una nuova serie composta da 7 quadri, dipingo utilizzando il proiettore e dalle foto scattate lungo quel viaggio, mi sentivo insicura delle mie mani erano anni che non disegnavo: avevo paura di mostrarmi. A metà della creazione dei quadri capisco che stavo disegnando la mia bambina, la mia storia con delle esperienze. Stavo portando fuori, elaborando e trasformando. Serie Lampedusa il bambino, il bambino interiore.

Visioni

Nel frattempo, disegno, riprendo contatto con la matita e le mie mani, cerco di prendere fiducia in me e di capire il “cosa fare”. Dipingo. Studio, mi laureo (2022-2023), tesi in Psicologia dell’Arte:  “La creatività dell’artista. Arte e Psicologia in un unico universo”.  Parto. Torno un po’ delusa. Dipingo qualcosa. Inizio un mio nuovo percorso personale, mi avvicino a una parte di me. Riparto.

2023 Inizio a dipingere dei nuovi quadri, questi me li sento, mi piacciono al terzo quadro comprendo che sto mettendo un altro tassello. Serie Evocazioni.

2023 Fine, inizio un nuovo viaggio di pittura che unisce e crea nuove forme.

La storia continua.

Grazie
Beatrice Sperindè

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