Espressionismo Astratto, Espressionismo & Astrattismo
passaggi, differenze dell’espressionismo, astrattismo e dell’espressionismo astratto
Differenze ci sono e come riconoscere le tre correnti che hanno influenzato il 900′: Espressionismo, astrattismo ed espressionismo astratto.

Espressionismo
L’espressionismo nasce intono agli inizi del 900’ in Francia con i Fauves (belve), Germania con i Die Brücke (il Punte) e si contrappone all’oggettività dell’impressionismo.
Crea una una rivoluzione del linguaggio, produce una ribellione dello spirito contro la materia e quindi si parla di introspezione: gli “occhi dell’anima”.
L’impressionismo rappresenta una sorta di moto dall’esterno all’interno, così era la realtà oggettiva a imprimersi nella coscienza soggettiva dell’artista mentre l’espressionismo costituisce il moto inverso, dall’interno all’esterno: dall’anima dell’artista direttamente nella realtà, senza mediazioni.
L’occhio interno si sostituisce a quello esterno creando. La natura dell’espressionismo è ricca di contenuti sociali e di drammatica testimonianza della realtà. La realtà tedesca dei primi anni del secolo XX è la realtà amara della guerra, di contraddizioni politiche, di perdita di valori ideali, di aspre lotte di classe, e proprio questi furono i temi principali e dolorosi degli artisti espressionisti. Le premesse teorico-culturali dell’Espressionismo stanno nel pensiero di Sigmund Freud (psicanalisi, inconscio) “da dentro a fuori” e del filosofo francese Henri Bergson (“slancio vitale”, “intuizionismo”).

Astrattismo
L’Astrattismo è un movimento artistico che nasce nei primi anni del XX secolo, in zone della Germania abbastanza lontane tra loro, dove si sviluppò senza intenti comuni. Più che un movimento è una corrente artistica che assume il significato di «non reale».
L’arte astratta è quella che non rappresenta la realtà, ma crea immagini che esprimono concetti attraverso la combinazione i forme, colori e linee. L’astrattismo usa un linguaggio visuale di forme, colori e linee con lo scopo di creare una composizione che possa esistere con un grado di indipendenza dalle referenze visuali nel mondo.
In filosofia si afferma l’irrazionalismo di Sigmund Freud e Nietzsche, in contrapposizione alla serenità della Belle époque.
Il percorso che ha portato all’ astrattismo ha origine nel Simbolismo, che evocava suoni, sensazioni ed emozioni senza necessariamente rappresentare la realtà per quello che era, ma inserendo immagini più simili a sogni e incubi.
L’ astrattismo parte da qui e semplifica sempre di più l’immagine, fino a renderla irriconoscibile e affidando ai singoli colori e alle singole forme dei significati non più leggibili senza una spiegazione.
L’astrattismo nasce dalla scelta degli artisti di negare la rappresentazione della realtà per esaltare i propri sentimenti punto di riferimento fondamentale è il testo di Wilhelm Worringer ” Astrazione ed empatia “, del 1907, dove l’arte viene interpretata in base all’intenzionalità dell’artista.
La forma è intesa come risultato dell’incontro tra uomo e mondo, in un alternarsi di empatia, ovvero avvicinamento alla realtà, ed astrazione, cioè rifiuto della realtà.

Espressionismo Astratto
L’Espressionismo astratto questa corrente artistica nasce a New York durante il periodo della Depressione e successivo alla seconda guerra mondiale. Il movimento è anche chiamato “Scuola di New York”.
É il primo fenomeno artistico tipicamente americano ad influenzare il resto del mondo e contribuì a spostare radicalmente la capitale artistica da Parigi a New York, e più in generale dall’Europa agli Stati Uniti d’America. Se in America si diffonde l’action painting, in Europa nasce l’arte informale.
E’ un processo che vede le emozioni espresse attraverso l’azione pittorica. L’individualità dell’artista svolge il ruolo centrale nell’opera, che si realizza attraverso lo sviluppo di un linguaggio pittorico di tipo astratto.
Il Surrealismo, è spesso considerato il più importante predecessore dell’espressionismo astratto, grazie all’enfasi posta sulla creazione spontanea, automatica o subcosciente. Il dripping (in italiano: sgocciolatura) di Jackson Pollock su una tela di canapa stesa sul pavimento è infatti una tecnica che ha le sue radici proprio nel lavoro di Max Ernst.
Il termine “Espressionismo astratto” si deve ad Alfred H. Barr Jr. che lo coniò nel 1929 a commento di un quadro di Vasily Kandinsky. Successivamente è ripreso per essere applicato all’arte americana degli anni quaranta dal critico Robert Coates nel 1946. Il movimento prende il suo nome dalla combinazione dell’intensità emotiva e autoespressiva degli espressionisti tedeschi con l’estetica anti-figurativa delle scuole di astrazione europee come il Futurismo, il Bauhaus e il Cubismo sintetico.
In aggiunta, il movimento possiede un’immagine di ribellione, anarchica, altamente idiosincratica e, secondo il pensiero di alcuni, piuttosto nichilista.
In pratica, il termine è applicato a tutti quegli artisti operanti a New York nell’immediato dopoguerra con differenti stili, e perfino il cui lavoro non è né particolarmente astratto né espressionista.
Caratteristiche
L’espressionismo astratto ha delle caratteristiche comuni: predilezione per le ampie tele in canapa, l’enfasi per superfici particolarmente piatte, ed un approccio a tutto campo, nel quale ogni area della tela viene curata allo stesso modo (per esempio, al contrario, alcuni stili prediligono concentrare la raffigurazione nell’area centrale rispetto ai bordi).

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