IO E LA PSICOLOGIA

IO E LA PSICOLOGIA

Oggi vi racconto dell’altra me, quella che ha scelto il percorso universitario di Psicologia

La storia sarà breve e sintetica, un’ introduzione alle mie scelte e cosa voglio condividere ” io e la psicologia ” .

Ci sono due cose che mi hanno aiutato e come dico sempre salvato. Dunque questo è il motivo che mi spinge alla condivisione con Voi della psicologia, dell’arte e della mia storia.

Arte catartica Ravi Alisha
L’ Arte catartica Ravi Alisha


Un giorno il mio psicoperapeuta mi disse: ” Ci sono tre motivi che spingo a studiare psicologia:
1) Salvare se stessi,
2) Salvare gli altri,
3) Per il successo. “

Ovviamente Vi svelo fin da ora che desideravo avere uno scopo altruistico, ma ammetto che non è stato così.
Mi sentivo anche un po’ in colpa per questo.

Detto ciò, come potevo pensare di salvare, aiutare agli altri visto la mia situazione psicologica, emotiva e fisica.
Il vuoto, il caos concludendo avevo toccato il fondo.

Quanti di voi si sono trovati in situazioni del genere? E come se la sono cavata? O sono ancora lì?

Dunque ho fatto la scelta di tornare indietro e di ripercorrere la mia vita, affrontando il passato e il presente.
Di ricostruirmi. Solo così avrei potuto in un futuro passare al secondo scopo.

Ma attenzione, non sapevo veramente come avrei fatto. All’inizio sono stata drastica.

Non avevo molte altre scelte, non ero in grado di compierle e per ultimo non avevo nemmeno le forze:
ero piegata in due.


Mi sono chiusa nella mia stanza interiore ed esteriore. Non ero in grado di fare altro e sapevo che solo così avrei potuto combattere i miei demoni interiori ed esterni.

Non so quali fossero più pericolosi ma sicuramente avevo più paura di quelli che erano fuori dalla porta.
Dovevo ritrovare me stessa, le mie forze, rimarginare le ferite, cucirle e accettarle.
Dovevo perdonare, imparare a volermi bene e a proteggermi.

Ci sono voluti due anni di isolamento per iniziare ad unire i pezzi.

Torniamo indietro, a quando ho iniziato il mio viaggio, a quando nel giro di poco l’illusione della mia vita si è dileguata.

Quali sono i tasselli?

1) Il supporto psicoterapeutico,
2) Gli studi in psicologia
3) Modalità analogiche, metaforiche, non-verbali: Dipingere.

Ho iniziato col primo. Sono arrivata lì, era l’ultima risorsa che avevo.

Volete sapere in che condizioni ero all’epoca?

Mi trovavo in un pozzo, freddo, buio senza luce. Ero piegata, nuda, dolorante, con ferite, senza forze e nella disperazione, follia mentale.
Nel silenzio più assordante.

Facciamo un passo indietro e di coincidenze.
Perché è la vita è beffarda o un disegno perfetto? Voi cosa ne pensate?

Io penso che forse sia un disegno perfetto: poco prima che toccassi il fondo e vivevo ancora nell’ illusione mascherata. Avevo scelto d’ iscrivermi all’università di psicologia, un sogno del passato che portavo nel cassetto.

E poi l’altro momento principale:

Il giorno dell’ urlo, del richiamo.
Come se qualcosa, qualcuno mi spingesse, tirasse, verso l’azione di ricoprirmi di nero.
Di prendere la terra, il colore più scuro, profondo.

Di prendere quello che vedevo, sentivo dentro di me e portarlo fuori.
Cospargerlo sul mio corpo, di annegarci, di sprofondare dentro quel buio interiore.


Arte catartica Ravi Alisha i benefici dell'arte e dei colori sull'essere umano
Ravi Alisha ” L’arte salva l’uomo “


Ebbene stava accadendo, stavo portando fuori il mio buio. Stavo iniziando ad uscire dal pozzo, dal silenzio assordante, dal dolore, dai ricordi.
Stavo comunicando, stavo portando fuori ciò che era dentro e sul mio corpo, ciò che era nella mia mente.

Ero incapace di esprimermi a parole, analfabetismo emotivo: alexitimia.
L’istinto mi aveva appena dato le chiavi per parlare, comunicare e portare fuori.

Stava iniziando il viaggio, il viaggio dell’arte e della psicologia.

Allora ero inconsapevole sul futuro, ora so qual è il mio scopo.



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L’ARTE SALVA L’UOMO “